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al testo di Amina Narimi
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Pensami con te nel centro sopra un banchetto, nella piazza, al bar di Ernest a baciarti tra gli specchi. All’obelisco di Opicina pensami mentre punto il seno verso il mare con le braccia che stringono sui fianchi fino a sentire il tuo sesso contro il mio ti dico il mare allora e il carso. dentro gli occhi a far l'amore sul sentiero delle rose di Duino
Ed è come se potessimo mangiare dalle nostre mani un giorno come oggi e molti luoghi svuotando di tenerezza l’anima con l’odore delle rose nevicate assorbendo luce e umidità dagli occhi nel contatto pre.verbale divenendo l'io un Noi che inonda dove c’è la meraviglia e cresce un figlio posando i piedi piano con rispetto ci trasformiamo per non separarci mai rimanendo a leccarci tra la mente toccando piano il ventre per condurre amore. E Quello che noi siamo soffiato in lontananza inconcepibile come nel primo giorno col servizio che risiede dentro il cuore di te che leggi Il tempo di ogni canto nello scialle di preghiera sopra il capo tra mezzanotte e l’alba pensaci bruciando la Nostra offerta, l'ultima “al di sopra di ogni benedizione” come fosse sempre la prima notte oltre di noi immensa.
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